L’incontro ha visto la partecipazione del sindaco Giuseppe Proietti che, come tutti coloro che tengono al territorio che gestiscono con cura, si è dimostrato apertissimo all’iniziativa, aspettandosi delle risposte, risposte che solo un sistema ben congegnato può dare, come il sistema Mappato, che la Regione, in questo caso da attrice e non da spettatrice, deve realizzare insieme a tutte le altre forze chiamate in campo.
Tivoli infatti come tante altre città è una realtà non esente dalle problematiche alcol correlate, pertanto una campagna di sensibilizzazione, ma soprattutto delle Linee Guida attuate e supportate da numerosi specialisti, diventano molto importanti per garantire un sostegno vero.
A spiegare quanto sia grave e dannoso l’alcolismo, insieme a tanti altri professionisti del settore, è la prof.ssa Maria Luisa Attilia responsabile del Day Hospital Alcologico al Policlinico Umberto I di Roma.
La professoressa si è soffermata soprattutto sulle malattie alcol correlate. Contrariamente a quanto suggerisce l’immaginario collettivo, il danno da alcol non interessa principalmente il fegato. Al contrario ogni cellula viene compromessa. Le sostanze alcoliche provocano danni al cervello, alle mucose, ai bambini che portiamo in grembo: l’alcol supera la placenta e può essere assorbito attraverso il latte.
Esempi forti che possono aiutare a sensibilizzare di più la popolazione. Ma purtroppo chi si nasconde dietro questo problema ha bisogno di un sostegno diverso: ha bisogno che gli venga proposto un progetto, un percorso, una nuova coscienza, un’altra possibilità. «Si cresce quando la lingua è comune e quando la multidisciplinarietà funziona» – ha commentato il dott. Fabio Attilia, oggi Assessore a Tivoli.
«Sul tema delle dipendenze si deve assolutamente intervenire. La rete è importantissima, i riferimenti territoriali sono importantissimi- ha aggiunto La dr.ssa Maria Luisa Cappelli, assessore alle politiche sociali. A Tivoli esiste un Centro per la famiglia che offre vari servizi e interventi. Un supporto per i genitori e per i minori. Oggi finalmente assistiamo ad un incontro come mai fin ora. L’idea di un lavoro in rete potrebbe rivelarsi un vero servizio al cittadino».
Tra i presenti in sala, l’assessore regionale delle politiche sociali, Rita Visini, tra gli artefici del progetto Linee guida per il trattamento integrato del disturbo da uso di alcol del CRARL. L’assessore è certa che un sistema come questo possa dare risposte adeguate a chi cade nella dipendenza da alcol. «Questo progetto dice con chiarezza quanto la Regione sta facendo nel campo del rinnovamento, quindi per le nuove politiche sia in campo sanitario che in campo sociale per le persone, intese nella loro interezza e non in senso frammentario. Quando una persona presenta una domanda bisogna far riferimento ad un bisogno, un bisogno che probabilmente si riferisce ad una realtà molto più grande. La Regione in questo ci crede fortemente».
Autore dell’articolo: Gabriella Facioni
Fonte: Policlinico News
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CONFERENZA STAMPA – PRESENTAZIONE PROGETTO SAM 7 OTTOBRE 2015