In Italia 30 mila persone muoiono ogni anno a causa del consumo inadeguato di bevande alcoliche, i bevitori ad alto rischio superano i 4 milioni. Oltre agli evidenti costi umani, ciò procura un danno alla comunità stimato in circa 5,6 miliardi di euro. Sono, tuttavia, ancora poche le persone in Italia che hanno piena consapevolezza della pericolosità e dei rischi che l’abuso di sostanze alcoliche rappresenta per la salute dei singoli e della collettività. L’alcol, infatti, è causa diretta di malattie, ma anche di danni rilevanti, aggiuntivi e evitabili dovuti ad incidenti stradali, domestici e sul lavoro. La prevenzione dei rischi per la salute e la riduzione dei danni sanitari e sociali causati dall’abuso di alcol rappresentano, per questo, uno degli obiettivi di salute pubblica che il Ministero della Salute ha indicato nel Piano sanitario nazionale 2003-2005.
La Società Italiana di Alcologia (SIA), in collaborazione con l’Associazione Italiana dei Club degli Alcolisti in Trattamento (AICAT), organizza e promuove in aprile il Mese nazionale di prevenzione alcologica, dedicato alla prevenzione dei rischi e dei problemi legati al consumo di bevande alcoliche. Particolare rilievo viene dato ai fattori di rischio per la salute del singolo e della collettività derivanti dal rapporto tra: alcol e guida, alcol e gravidanza, alcol e assunzione di farmaci, alcol e malattie acute o croniche, alcol e giovani, alcol e dipendenza da sostanze, alcol e anziani.
Attraverso le iniziative in corso sul territorio nazionale si intende sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto i giovani, per aumentare la consapevolezza che l’abuso di alcol può avere un effetto negativo sulla salute, ma anche su altri aspetti della vita: la famiglia, l’amicizia, lo studio, le opportunità lavorative, la situazione finanziaria.
Il CRARL segue attentamente il tema della prevenzione dall’abuso di sostanze alcoliche e rischi correlati.